venerdì 16 agosto 2013

Ma quale crisi ?

Di che crisi stiamo parlando ?
Ho ascoltato molti parlarne, come non farlo. In molti stati del sud Europa e in USA diventa ogni giorno meno facile trovare o conservare il lavoro, quello che si trova e’ perlopiu’ mal pagato, il costo della vita aumenta e ci sente impotenti di fronte a questo scenario.

Nel frattempo, nel caldo estivo in molti attendono con frenesia la sentenza della Cassazione per l’ennesimo processo di B. Le aziende italiane cercano di portare gli stabilimenti all’estero, l’attuale presidente del consiglio parla di privatizzare quello che resta dell’industria italiana. Tra i “grandi” dirigenti dell’energia italiana si riparla, a non mi ricordo quanti anni dal famoso referendum, del nucleare.

Faccio la spesa al supermercato e mi sembra che frutta e verdura abbia piu’ o meno tutta lo stesso sapore. Mi ricordo che da bambino ho fatto due volte indigestione di banane da quanto erano gustose. Sono cambiato io o le banane ?
Scruto le etichette degli alimenti per scovare quelli con meno chimica dentro. Effettivamente negli ultimi anni ho visto la muffa solo sulla frutta dimenticata in frigo. Probabilmente questo e’ un vantaggio, ma cosa contiene questo cibo che non va mai a male ? (Happy meal project)

Alcuni mi dicono che il pane che si trova nei supermercati viene dalla Cina, almeno qui a T. I becchini raccontano che i cadaveri non si decompongono piu’ nelle loro comode bare.

Nonostante i progressi della scienza, le automobili consumano come 20 anni fa, pero’ costano molto di piu, e vanno ancora con i derivati del petrolio, nonostante la Norvegia dimostri che un auto completamente elettrica puo’ essere in cima alla classifica delle auto piu’ vendute, se la politica crea le condizioni.

Il petrolio finira’ ma alimenta le macchine agricole ed e’ alla base della produzione dei pesticidi che sono usati a fiume nell’industria agroalimentare, che consuma il 70% di tutta l’acqua pulita mondiale. La maggior parte delle coltivazioni sono OGM e intensive, impoveriscono i terreni e sono utilizzate per produrre biocarburanti e per gli allevamenti di bestiame. La maggior parte della carne degli allevamenti e’ consumata del nord america, dove gran parte della popolazione e’ obesa.



Dall’altra parte del mondo ci sono milioni di persone che non hanno carne, ne’ verdure, ne acqua pulita, pero’ magari nella loro nazione ci sono pozzi di petrolio e miniere di diamanti.
Nonostante i progressi della cosiddetta medicina tradizionale, cosi rispettosa dei protocolli, della chimica e della chemio, sono in aumento i vaccini, le allergie, le intolleranze, i casi di autismo, alcuni tipi di tumori, il consumo di medicinali.



Mi chiedo, c’e’ qualcosa che non va ?

Ho avuto una illuminazione qualche giorno fa, mentre mi aggregavo all’ennesima raccolta di firme per chiedere, per l’ennesima volta, il rispetto di qualcosa che la collettivita’ ritiene dovuto, ma chi ci governa no.
Questa volta, il rispetto della Costituzione.

Mentre firmavo mi chiedevo: perche’ abbiamo bisogno di gruppi, associazioni per difenderci dalle persone che dovrebbero rappresentarci ? Perche’ abbiamo bisogno di Avaaz, Greenpeace, Amnesty International, Save the children ?

Forse che sulla Terra ci sono persone sane di mente che non vogliono un ambiente pulito, il rispetto dei diritti umani, la salute, cibo sano e gustoso ? Perche’ abbiamo bisogno di associazioni (fondate da noi) per cercare di strappare a chi detiene il potere (scelto o avallato da noi) cio’ che noi desideriamo ? Non e’ paradossale ? E’ un’umanita’ schizofrenica ?

Da un punto di vista dell’umanita’ nel suo complesso credo che abbiamo tutti dei desideri essenziali che possiamo definire comuni. Avere accesso ad aria ed acqua pulita, cibo sano, gustoso e per tutti, vivere sani e felici.

Se in questo momento si prendessero tutte le tecnologie e le risorse del mondo e si utilizzassero e distribuissero in modo diverso, gia’ ora, in questo preciso momento, si potrebbero soddisfare i bisogni essenziali di tutti gli esseri umani, qui, adesso.

Perche’ questo non accade, e sembra’ sempre piu’ lontano dall’accadere ?

Questo grafico da un po’ l’idea di cosa sta accadendo. Dalla fine della guerra mondiale in poi i ricchi diventano sempre piu’ ricchi, e i poveri piu’ poveri. In altre parole, complessivamente nel mondo si sta producendo piu’ ricchezza e piu’ risorse, ma queste vanno ad accumularsi nelle mani di pochi individui, quelli che detengono il potere su questo pianeta.



Ora, non ho intenzione di parlare di signoraggio, di gruppo Bildeberg, di multinazionali, e complotti vari. In rete si puo’ trovare moltissimo materiale, ne parla spesso anche Grillo.

Ma non mi pare importante trovare un nemico, un colpevole, non e’ importante trovare la voglia di scendere in strada e fare la rivoluzione, il concetto che mi interessa e’ capire che cosa succede. Se questo “schizofrenia” che l’umanita’ ha con le gerarchie del potere si manifesta in tutto il mondo, dall’Italia al Brasile, dagli Stati Uniti al Burundi, dall’Australia alla Cina, e’ del tutto evidente che il sistema ecomico mondiale realizza gli interessi di una ristetta cerchia di persone.

E’ del tutto e completamente evidente che l’umanita’, nel suo complesso, ha tutto l’interesse a cambiare – radicalmente – questo sistema totalmente sbilanciato.



Il fatto e’ che, anche una volta mandati a casa tutti i “cattivi”, abbattute tutte le multinazionali... che si fa ? Chi lo fa ? Chi ci garantisce che non sara’ soltanto un passaggio da una schiavitu’ ad un altra se non siamo noi, per primi, a cambiare ?

Per esempio, immagina.
Immagina se domani mattina “cancellassimodenaro, banche e banchieri ma ognuno continuasse a fare il proprio lavoro, cosa cambierebbe, in realta’ ? Se andassi al supermercato senza bisogno pagare a prendere solo quello che ti serve ? Se lavorassi non per i soldi ma per il bene tuo e della comunita’ ? Se qualunque cosa desideri ti fosse accessibile avendo solo l’accortezza di lasciarne abbastanza per gli altri ? Se distribuendo diversamente le risorse avessi molto piu’ tempo per fare quello che ti piace ? Se ognuno facesse il suo senza pretendere di piu’ degli altri e prendesse completamente la sua parte di responsabilita’ nel costruire il mondo cosi si vuole? Se tutti intono a te fossero rilassati e felici perche’ hanno l’unica preoccupazione di rendere il mondo migliore facendo quello che gli piace?
Chiudi gli occhi. Immagina.

Ci sono persone, come Jacques Fresco, che da 30 anni denunciano questa situazione e hanno idee radicali e interessanti, come il progetto Venus. C’e’ il Movimento Zeitgeist, c'e' lo statuto del mondo libero con tentativi di riposta alle critiche piu' frequenti.

Ma io credo che non ci sara’ nessun santone, organizzazione o istituzione che ci salvera’, non ci sara’ nessuna salvezza senza che ognuno si assuma la responsabilita’ di fare la propria parte in questa vita. L’unica rivoluzione che si puo’ fare e’ dentro il cuore dell’uomo. (Tiziano Terzani)



E’ dentro il cuore dell’uomo che si combatte l’unica vera battaglia. E’ il peccato originale.
Come Adamo ed Eva, abbiamo il giardino dell’Eden davanti a noi.
Vuoi esserne grato e condividerne la ricchezza con i fratelli ?
Aspetti che venga qualcuno a portarti le briciole per poi poterti lamentare perche’, in fondo, e’ quello che meriti ?
Vuoi usare le tue capacita’ per accumulare e dominare perche’ hai paura di non averne mai abbastanza ?

Scegli, qui, ora. Avrai quello che vuoi. Non parlare di crisi.

2 commenti:

  1. Tiziano Terzani era vegetariano, anche se si è accorto solo a 55 anni che era la cosa giusta da fare. La tua analisi è corretta, ma manca qualcosa di concreto, manca un "e allora dobbiamo fare questo".
    Essere vegetariani, meglio anche vegani, è un'azione concreta, è un fare qualcosa, è un votare per un mondo libero dallo sfruttamento degli altri esseri senzienti e, contemporaneamente, è proteggere il Pianeta.
    E' solo una voce, nemmeno un consiglio.

    In bocca al lupo per tutto quanto.

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    1. Grazie del commento. Volevo solo dire, come dice Terzani, che il cambiamento interiore e' il primo passo di qualsiasi autentico cambiamento. Con questo post cercavo di portare un po' di consapevolezza che possa aiutare questo cambiamento.

      Crepi il lupo, buon Natale!

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